La marcatura

Ad ogni opera acquisita digitalmente sono stati associati alcuni dati essenziali all’inquadramento storico e culturale suo e – nei casi in cui è stato possibile – del suo autore. Questa prima metadatazione “formale” permette di restringere il campo delle ricerche sulla base di criteri temporali (gli anni della vita dell’autore o il periodo di composizione dell’opera), linguistici (la lingua in cui è scritta l’opera), stilistici (la tipologia e il genere di testo), biografici (la professione religiosa dell’autore, l’ordine, la confraternita, la congregazione di appartenenza, ecc.).

Il contenuto dei testi è stato inoltre sottoposto a una marcatura semantica. Questa è stata operata in modo da valorizzare al massimo l’effettività dell’esperienza religiosa legata allo spazio, i molteplici modi in cui essa viene vissuta e raccontata, lasciandone emergere la componente significativa, soggettiva e qualitativa. Le etichette di marcatura sono state organizzate sotto quattro “accessi” di ricerca: Percorsi, Qualità, Mappe, Incontri.

Percorsi: le attività motorie e pratiche attraverso cui i luoghi sono vissuti

Qualità: le modalità epistemiche, le coloriture emotive, lo spessore fenomenico con cui l’esperienza spirituale del luogo si imprime nella coscienza

Mappe: i luoghi, fisici e metaforici, che ricorrono nei testi

Incontri: oggetti, persone, animali che si incontrano nei luoghi e che aiutano a strutturarne l’esperienza